Sembra incredibile, ma facendo seguito alla campagna lanciata per favorire la morte più rapida possibile del browser meno sicuro del mondo, la stessa Microsoft rincara la dose, attraverso le parole di Amy Bazdukas, general manager MS per Internet Explorer.

Le argomentazioni sono pressochè le stesse che qualcuno già esponeva nel lontano 2005, consigliando già allora una migrazione di massa verso qualcosa di meno insicuro.
Ci hanno messo qualche anno, ma sono arrivati. Begli amici.